La cassa integrazione non è la sola misura che le aziende possono prendere per gestire le difficoltà dovute a cali di commesse e lavoro.

Oggi esiste un'alternativa molto interessante che consente di rimodulare l'orario di lavoro dei dipendenti e coinvolgerli in percorsi di formazione. 

Si chiama Fondo Nuove Competenze e permette ai datori di ridurre l'orario di lavoro facendo formazione ai lavoratori.

Il vantaggio? Il costo del dipendente per le ore di formazione è totalmente a carico dallo Stato e le imprese in questo modo beneficiano di una riduzione del costo del lavoro. In più gli incentivi del Fondo Nuove Competenze si sommano a quanto offerto dai fondi interprofessionali per la formazione finanziata.

Quali sono i requisiti necessari? Il Fondo è per tutti i datori di lavoro del settore privato che per carenza di commesse non riescono a garantire il monte ore dei contratti individuali di lavoro.

Si tratta di una grande opportunità da cogliere al volo visto, considerato che la necessaria sottoscrizione dell'accordo collettivo con i Sindacati va fatta entro il 31 dicembre 2020.

Attenzione: l'accordo sindacale deve rientrare all’interno di un progetto più ampio per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori che deve rispondere a nuovi fabbisogni del datore o puntare a incrementare l’occupabilità del lavoratore.

L’accordo inoltre dovrà specificare il numero di lavoratori coinvolti nei percorsi formativi e le ore dell’orario di lavoro convertite in formazione, entro il limite massimo di 250 ore per ciascun dipendente.

Le domande verranno valutate secondo l'ordine cronologico di presentazione dall'ANPAL che stabilirà anche l'importo del finanziamento da riconoscere al datore di lavoro.

L’erogazione del contributo pari al costo delle ore di formazione e i relativi contributi previdenziali e assistenziali, avverrà da parte dell’INPS con cadenza trimestrale, nei limiti dell’importo massimo riconosciuto e comunicato da ANPAL.

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